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Pandora, Masua

Arrampicata atletica e di continuità, che si discosta decisamente dalle altre falesie di Masua.

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Caratteristiche: muro verticale di circa 60 metri rivalorizzato in un’ottica falesia. In precedenza esisteva una via multipitches dei primi anni 2000 (Nuccio e la 500) con protezioni pericolose (una si è spezzata) e una via più recente di Enzo Lecis (Amica Amante Nemica) con protezioni arrugginite.

Falesia molto bella e particolare, una valida alternativa alle classiche falesie di Masua.

Stile: arrampicata atletica e di continuità, che si discosta decisamente dalle altre falesie di Masua. Roccia bianca e marrone a buone prese ma spesso verticale o strapiombante. Le vie sono lunghe ed esigenti, sia tecnicamente che fisicamente, anche se si possono sfruttare buoni riposi parziali.

Accesso: dal parcheggio di Masua seguire l’accesso alla falesia classica Castello dell’Iride sino alla base della falesia dove si trova una panchina sotto bel ginepro (Via Ghoan, Goku etc). Salire a sinistra costeggiando la parete altri dieci metri e imboccare un sentiero a sinistra in piano. Dopo una breve discesa si raggiunge un primo settore (Zoolook o Ramo Sinuoso). Proseguire per sentiero ancora in piano quindi (masso con scritta Pandora) salire decisamente a destra sotto la parete (15/20 minuti).

Periodo Ideale: inverno, mezze stagioni (giornate non serene): il settore è caldo, riparato dal maestrale. La parete non si bagna con la pioggia ma la base si.

Materiale: le vie raggiungono a volte i 40 metri, quindi consigliata la corda da 80 metri. 18/20 rinvii. Attrezzatura ovunque inox 316, soste con catena. Casco per la base.

Crediti: la falesia è stata chiodata interamente da Maurizio Oviglia. Le vecchie vie sono state completamente richiodate. Il materiale è stato finanziato esclusivamente da pietradiluna.com Hanno aiutato e partecipato: Cecilia Marchi, Roberto Valdo Cortese, Andrés Aguirre, Gabriele Stocchi. Ringrazio anche Simone Sarti per il primo sopralluogo.

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SULLA MAPPA

Maurizio Oviglia

Maurizio Oviglia (Torino, 9 giugno 1963) è un alpinista, arrampicatore e scrittore italiano. Ha aperto più di tremila vie nuove soprattutto nelle Alpi, in Sardegna, Sicilia e Corsica ma anche in Venezuela, Marocco, Turchia e Messico. Con i suoi libri e le sue fotografie ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo l’arrampicata sportiva in Sardegna, dove ha aperto un gran numero di itinerari.