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Mikado, Arbus

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Mikado

Con l’attrezzatura di Mikado, finanziata grazie ad un crowfunding, è terminato il progetto di attrezzatura di un area sportiva nei dintorni di Capo Pecora, tuttavia lontano dalla famosa area trad che ha reso celebre questo luogo tra gli scalatori. Dopo la chiodatura di Andromeda (vedi articolo nella sezione topos o su planetmountain.com) a questa bella paretina, che ha riscosso grande successo durante la stagione estiva, si è aggiunta la Gola di Mikado. Si tratta di una fenditura a cui si accede tramite uno stretto camino alto solo una decina di metri. Questo accesso è stato e sistemato grazie al cortese intervento di Bruno Fonnesu. La fenditura presenta due pareti, quella di sinistra appoggiata e caratterizzata da una serie di sorprendenti fessure a raggiera (che ha dato il nome al settore). Le vie sono prevalentemente di bassa difficoltà, piacevoli e lunghe. Ideali per i principianti. La parete opposta, invece, ha uno stile più tipicamente granitico, caratterizzato da fessure e strapiombi. La scalata è fisica e di movimento, anche se non mancano le vie facili. Ci sono tuttavia anche due progetti molto difficili. Su qualche via di questa parete qualcuno si potrebbe domandare come mai ci siano gli spit, dato che ci son fessure: ebbene, come ho spiegato si tratta di un’area sportiva e, come tutte le falesie sportive, anche le vie proteggibili sono spittate! Se la cosa non riuscite ad accettarla, potete farle utilizzando i friend in greenpoint, abbiate pazienza! 

Da qui si può scendere agevolmente (I grado) al mare e  fare il bagno (nella stagione estiva), il luogo è incredibilmente bello e suggestivo.

La chiodatura della falesia si deve a Maurizio Oviglia, Antonio Iaria e Tatjana Goex. Il periodo ideale è inverno e mezze stagioni, ma anche in estate si può scalare seguendo l’ombra (mattina settore ovest, pomeriggio settore est). La migliore aderenza si ha quando il sole ha asciugato la roccia e la parete va in ombra, oppure al sole in inverno. L’attrezzatura utilizzata (tasselli e placchette) è acciaio 316L Petzl, mentre le soste sono marca Lappas con i nuovi anelli senza saldature. L’accesso come detto è in 10 minuti dal parcheggio. Dato il passaggio della scaletta la falesia non è adatta ai bambini ed è difficoltoso scendere con cani. 

Attenzione: indossare il casco mentre si fa sicura e prestare attenzione ai blocchi che “suonano” che non vanno tirati selvaggiamente come foste in una palestra. L’arrampicata su scogliera è così, non è possibile disgaggiare tutto, dovete rassegnarvi a tirare con “gentilezza” alcune prese che non vi danno fiducia. E’ il prezzo da pagare per poter scalare su una roccia così bella.

Accesso: prima di Capo Pecora, circa 2 km prima, svoltare a sinistra in una stretta strada sterrata. Percorrerla sino al termine (sbarra in estate). Qui si trovano sempre dei camper. Sulla destra prima della sbarra, verso il mare, seguire gli ometti in discesa, poi decisamente a sinistra in piano, quindi nuovamente a destra. Si scende una scarpata arrivando su una crestina. A destra è il settore Andromeda. Scendere la corda fissa mettendo piede nella gola sassosa alla base delle vie (10 minuti)

VIE

Lato Est

1 – LUPUS IN TABULA, 10 m (6a+) – Antonio Iaria 2024

Breve ma bellissimo diedro atletico a grandi prese

2 – CINQUE PIETRE, 10 m (progetto) – Maurizio Oviglia 2024

Bellissimo spigolo in stile molto boulder, probabile intorno all’8a

3 – MONOPOLI, 15 m (progetto) – Maurizio Oviglia 2024

Più difficile di quel che sembra, serie di fessure strapiombanti

4 – TRE SETTE, 15 m (7a) – Maurizio Oviglia 2024

Boulder in partenza poi fessure atletiche in puro stile granitico

5 – RISIKO, 15 m (6b) – Tatjana Goex e Maurizio Oviglia 2024

dietro stondato in opposizione fisica

6 – BRISCOLA, 15 m (5c) – Maurizio Oviglia 2024

Piacevole e interessante. 5c se si rimane sullo spigolo e non nel diedro a destra

7 – RUBAMAZZETTO (TRAD), 15 m (4c) – Tatjana Goex 2024

Facile diedro adatto ad apprendere l’utilizzo dei friend

8 – L’ALLEGRO CHIRURGO, 20 m (6a) – Maurizio Oviglia e Antonio Iaria 2024

Via interessante e mai scontata con movimenti ad incastro verso la fine. A volte può risultare sabbiosa

9 – SCARABEO, 25 m (6a+) – Maurizio Oviglia 2024

Inizio di movimento su fessure, finale atletico. Attenzione a qualche sasso dubbio

Lato ovest

10 – RIMPIATTINO, 25 m (5c) – Maurizio Oviglia 2024

Lunga via diagonale con tratti delicati. Consigliabile non uscire dall’asse della chiodatura.

11 – DIXIT, 20 m (5b) – Tatjana Goex 2024

Fessura a buone prese

12 – POKER, 30 m (6A) – Maurizio Oviglia 2024

Bella via su un muro tecnico di splendida roccia. Non uscire troppo dall’asse della chiodatura

13 – DOMINO, 30 m (5b) – Maurizio Oviglia e Tatjana Goex 2024

Lungo una spaccatura a grandi prese. Consigliabile non uscire dall’asse della chiodatura.

14 – MIKADO, 20 m (5c) – Maurizio Oviglia e Tatjana Goex 2024

Bella e piacevole via su roccia fantastica.

15 – TETRIS, 20 m (5b) – Maurizio Oviglia 2024

Breve passaggio iniziale poi appigliata.

16 – MOSCA CIECA, 20 m (5c) – Maurizio Oviglia 2024

Aggiunge un pizzico di continuità con un traverso sulla parete di destra

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SULLA MAPPA

Maurizio Oviglia

Maurizio Oviglia (Torino, 9 giugno 1963) è un alpinista, arrampicatore e scrittore italiano. Ha aperto più di tremila vie nuove soprattutto nelle Alpi, in Sardegna, Sicilia e Corsica ma anche in Venezuela, Marocco, Turchia e Messico. Con i suoi libri e le sue fotografie ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo l’arrampicata sportiva in Sardegna, dove ha aperto un gran numero di itinerari.